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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

7 consigli (che nessuno ti darà) su come redigere un buon PIANO D'EMERGENZA

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Quando in un corso Rescue spiego come redigere un piano d'emergenza indico le linee guida generali che sono poche, ma ben chiare: identificare quali sono i potenziali pericoli dell'area nella quale condurremo l'immersione, adattare il comportamento durante l'immersione in base ai pericoli identificati, scrivere nero su bianco la propria valutazione e che tipo di azioni intraprendere nel caso qualcosa si verifichi e, non ultimo, prendere in considerazione l'insieme delle persone che ci circondano come espressione di potenzialità che possiamo usare a nostro vantaggio. Ma alla fine cosa è un piano d'emergenza? E' solo una collezione, ben organizzata e fruibile, di tutte quelle informazioni che, a seguito di un'immersione, servirebbero per gestire al meglio un incidente subacqueo. Ed io lo organizzo in maniera semplice, proprio perchè, in una reale situazione di emergenza, sia un utile riferimento per reagire nella maniera più rapida possibile. Anche s...

Squali ed affini? Niente paura!

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Il neofita ha talvolta paura delle creature marine. Queste destano preoccupazione perchè sconosciute fine ad allora... Di certo il mare, come ribadisco sempre ad ogni corso, va rispettato in maniera ossequiosa, ma il rapporto con le sue creature è spesso frutto di una percezione distorta. Si crede che i pesci possano cercarci ed apparire all'improvviso e quello che ci potrebbe spaventare maggiormente è il fatto di non conoscerli. Parlo di percezione distorta perchè come tutto, è la non conoscenza che ci porta a questo. Siamo abituati a passeggiare per strada e a fare molti incontri con animali ed insetti che abbiamo ormai ben classificato nella nostra testa e che non percepiamo quasi mai come un pericolo.. ma solo perchè siamo abituati al contatto con loro, anche se alcuni di questi potrebbero essere nocivi come le api, o possibili portatori di malattie come i piccioni. Ma siamo solo abituati a vederli spesso. Per i pesci invece non è così: il neofita non li vede spesso e da ...

Mi presento: sono Antonio "BusaBoy" Cigliola

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La vita è una sola. Credo fermamente che vedere il mondo nella sua interezza sia il modo più pieno di vivere la vita. Viaggiare, scoprire e vivere piccole e grandi avventure. E non bisogna limitarsi alla superficie terrestre, ma esplorare il mare, le sue colorate creature, i suoi posti incantati e le sue misteriose bellezze. Ecco! La vita è non accontentarsi! E farlo è semplice! Con una bombola sulle spalle avrai totale accesso al mare. Avrai un posto in prima fila nel meraviglioso mondo sottomarino; l'opportunità di fluttuare tra nuvole di pesci come se non avessi peso e preoccuparti solo di te... perchè i problemi rimangono sempre sopra il pelo dell'acqua. Sarai solo tu, la tua voglia di esperienza, avventura e rilassamento. E la tua vita cambierà compleamente, sempre in attesa della prossima immersione! Io ti offro corsi di subacqua ricreativa di qualsiasi livello ed un variegato bouquet di specialità per soddisfare ogni tipo di curiosità vogliate soddisfare, dalla n...

Hai "buon senso"?

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In subacquea sempre piu' spesso sento parlare di "buon senso". E' un impegno che ognuno di noi prende con se stesso per scongiurare i pericoli che questa attivita' talvolta comporta. Ne hanno anche scritto recentemente dei libri in merito. Quando sento le parole "buon senso" io invece di rilassarmi pensando alla bonta' d'intenti, alzo le antenne! E' l'ora di stare attenti! Perche'? Perche' il "buon senso" e' una natuale e del tutto individuale capacita' del singolo di esprimere un giudizio, prendere una decisione, agire in maniera retta in base a delle esigenze che di solito sono di ordine pratico. Ma sottolineo che sono "del tutto individuali", e quindi, alla domanda: " chi non ha buon senso?" la risposta e' "nessuno"! Nel senso che ognuno ha un suo buon senso e questo varia da persona a persona... e spesso questo non basta. Chiunque abbia gestito un problema sott'acqua ...

Subacquea e claustrofobia

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Una della obiezioni che piu' frequentemente mi si rivolge quando parlo di subacquea ad una persona che non si e' mai immersa in vita sua e': "ma io soffro di claustrofobia". La mia opinione in merito e' che c'e' una profonda non conoscenza del mare per affermare una cosa del genere. Cosa e' la claustrofobia innanzitutto? e' il timore ossessivo di trovarsi in ambienti chiusi. E gia' la definizione stride con l'attivita' subacquea, a meno che questa sia condotta in situazioni molto sfavorevoli di visibilita' oppure in relitti, grotte e caverne, ma non e' il caso al quale mi riferisco. La parte difficile e' far comprendere che al contrario l'immersione e' fluttuare senza peso in un ambiente enorme, con grandi spazi aperti e luminosi. Una condizione si liberta' estrema, questa, che e' proprio l'opposto di quanto una persona claustrofobica possa temere. Piu' che claustrofobia credo che sia una pau...

X127 Lighter "Coralita"

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L'X127 è uno di una serie di 200 costruito per la campagna di Gallipoli del 1915. Disegnato da Walter Pollocks & Son di Faversham in Kent, Inghilterra, ha visto le acque durante la campagna dei Dardanelli e, successivamente la nave fu inviata nel porto di Malta per essere convertita in un trasportatore. Nella notte del 21 aprile del 1942, durante la seconda guerra mondiale, è stata colpita da una topedine sulo scafo ed affondò quasi immediatamente. La nave ha avuto molti nomi tra i quali Coralita, Coral, Carolita ed era in un posto sempre scambiato per quello di un relitto di un sottomarino inglese prima che venisse accertata la sua vera identità.