Il segreto della maschera che (non) si appanna


La mia maschera dopo una pulizia approfondita
"Questa è la mia maschera, ce ne sono tante come lei, ma questa è la mia!"
...e quanto può essere fastidioso quando questa, soprattutto quando è nuova, si appanna?
Vediamo quali sono i "segreti" del mestiere che molti subacquei custodiscono gelosamente.
Perché' la maschera si appanna?
Normalmente la maschera si appanna per una combinazione di due fattori: la differenza di temperatura tra l'aria intrappolata all'interno e l'acqua dell'ambiente nel quale ci si immerge. A questo si aggiunge una patina di sporco che innesca il processo.
Entriamo nel dettaglio.
Il primo fattore che prendiamo in considerazione, come abbiamo già accennato, è la temperatura. La nostra pelle, naturalmente calda, porta in sospensione l'acqua sotto forma di vapore acqueo. Questo vapore circola all'interno della maschera fino a toccare il vetro. Il vetro, al contrario della pelle, è normalmente freddo, alla stessa temperatura dell'acqua nella quale siamo immersi. Questa differenza di temperatura fa sì che il vapore finisca per condensarsi sulla superficie interna del vetro ed aderire allo stesso.
Attenzione però! Questa pellicola formata sul vetro non è automaticamente sintomo di una visione appannata. Se questa superficie è molto pulita e priva di contaminanti, le particelle di condensa si disporranno su uno strato sottilissimo e trasparente e la nostra visione durante l'immersione sarà chiara e cristallina.
Il secondo fattore si collega al primo, ed è relativo ad eventuale sporcizia sul vetro della maschera.
Questo accade soprattutto quando la maschera è nuova. E' un problema legato alle tecniche di produzione delle maschere stesse che per legare il silicone al vetro ed evitare che questi si attacchino agli stampi usano dei prodotti chimici particolari (distaccanti) che poi rimangono sulle lenti. Quindi la nostra maschera nuova, con tutte le sue aspettative, si appannano. Un po' per questi residui ed anche per residui di lavorazione del silicone.
Cosa fare in questo caso? Il segreto è la pulizia. Una grossa opera di rimozione di questi residui prima del primo utilizzo.
Come? Ci sono mille metodi, alcuni funzionali ed altri che sono solo dei miti. Il migliore dei metodi è usare un buon sapone per piatti dalle forti proprietà detergenti e sgrassanti. Qualora non bastasse, è bene bruciare i residui all'interno della maschera con una fiamma viva. Questi si anneriranno e dovranno essere asportati con sapone per i piatti, oppure con dentifricio in pasta. Il dentifricio ha una lieve azione abrasiva che aiuta nella rimozione.
Al contrario, si deve cercare di salvaguardare le lenti dalla loro ulteriore contaminazione e da possibile sporcizia.
Prima dell'immersione: qualche trucchetto del mestiere! 😉
  1. Applico una sostanza umettante all'interno della maschera mentre preparo l'attrezzatura, la spargo bene e lascio asciugare. Esistono in commercio molte sostanze chimiche che contengono tensioattivi, che creano la patina invisibile all'interno della maschera. Ma come racconto a tutti i miei studenti, allo stesso tempo, il nostro corpo, ne produce una in maniera gratuita ed illimitata: la saliva.
  2. Poco prima di indossare la maschera ed immergermi, sciacquo questa e bagno il viso. In questa maniera riattivo il tensioattivo sulla lente della maschera e stempero la temperatura del viso.
  3. Indosso la maschera e faccio la mia immersione. Durante l'immersione, in caso di problemi di appannamento, la tolgo e la pulisco con acqua oppure con la lingua. SBAGLIATISSIMO invece è cercare di pulire la maschera con le dita. Questo gesto appiccherà' all'interno della stessa il sebo naturalmente presente sulla nostra pelle e la frizione lo spargerà dappertutto ottenendo l'effetto contrario!
  4. Una volta a casa, sciacquare e pulire a fondo la maschera per prepararla alla successiva immersione.
  5. Evitate la lavatrice e la lavastoviglie. Sono metodi estremi che possono pulire bene la lente, ma rischiano di rovinare il silicone. In particolare i siliconi delle maschere trasparenti che tenderanno irrimediabilmente ad ingiallirsi.



Spero che questa lettura possa avervi aiutato e vi possa restituire immersioni più piacevoli senza il fastidioso problema dell'appannamento. Scrivetemi o commentate se avete ulteriori rimedi da proporre.

Antonio Cigliola
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