8 regole (preziose) per immergerti in sicurezza!

Briefing pre-immersione
Briefing pre-immersione


La pratica dell'immersione con autorespiratori è una delle attività più piacevoli e rilassanti che si possano praticare. Sgomberano la mente dai problemi, regalano benessere ed esperienze uniche nella vita. Ma per rendere possibile questo, bisogna rendere questa pratica molto sicura... vediamo come:

1. IMMERGERGETEVI SEMPRE CON UN COMPAGNO

...e che sia uno bravo! :D
Scherzi a parte, è importante avere un compagno con il quale immergervi che possa aiutarvi a risolvere possibili problemi sott'acqua oppure chiamare i soccorsi in caso di emergenza. Ma non solo: il compagno è un ottimo aiuto per eseguire i controlli di sicurezza prima di scendere in acqua e poi, rende l'immersione più divertente. La subacquea è una disciplina molto sociale, ed è bello condividerla con altre persone con la nostra passione.

2. CONTROLLATE L'ATTREZZATURA

almeno una settimana prima delle immersioni così da avere un po' di tempo per correggere eventuali difetti che doveste eventualmente rilevare.
Cosa controllare? Di sicuro la cinghia in gomma della maschera, eventuali anomalie di funzionamento del GAV, cinghie delle pinne ma soprattutto il corretto funzionamento degli erogatori. Forse la parte più importante della nostra attrezzatura. Passate poi a controllare ciò che magari è un po' più superfluo: carica delle batterie della torcia, della strobe light, della macchina fotografica ecc.
Per concludere, prima di fare la valigia, io consiglio di fare una bella lista delle attrezzature per evitare di lasciare qualcosa a casa. Non c’è cosa più brutta che non poter fare l'immersione per una dimenticanza (ad esempio lasciare a casa il computer e quindi non poter fare immersioni profonde o doversi poi affidare alle tabelle). Personalmente segno tutto su un foglio Excel con anche i pesi delle attrezzature. In base a quello che porto in valigia, ho anche una stima di massima del peso complessivo per evitare di sforare i famosi 20Kg (dipende dalla compagnia) nella stiva dell'aereo.

3. SIATE PREPARATI

sia fisicamente, ma anche mentalmente.
E' sempre buona norma avere un minimo di allenamento. E' vero che il fisico "fit" risponde meglio alle emergenze, tollera meglio l'azoto, risponde meglio all'affaticamento e permette un risparmi di aria garantendo immersioni più lunghe. Ma non solo il fisico va allenato, ma anche la mente! Come spiego nei corsi di Peak Performance Buoiancy (PPB) bisogna "visualizzare" l'immersione in tutte le sue fasi. Questo permetterà di essere preparati e rilassati in ogni evenienza e creare le migliori condizioni per la sicurezza e perché' questa sia sempre godibile. Prendetevi sempre un po' di tempo per riflettere su quanto andrete a fare e come lo farete... sono minuti spesi bene. Al contrario invece, non rincorrete sempre i tempi per poi tornare in contatto con voi stessi solo una volta dentro l'acqua, a volte, senza sapere neanche come ci siete arrivati. La preparazione è importante... e come si dice: "L'attesa del piacere, non è essa stessa il piacere?"

4. RILASSATI, SEMPRE!

In acqua bisogna cercare sempre di essere rilassati. In ogni momento bisogna controllare quell'asticella ed evitare di avvicinarsi al punto di non ritorno, nel quale qualche problema che magari ci sembrava stupido, può portarci ad una situazione di panico. Affidiamoci sempre al nostro compagno per un problema che spesso si può risolvere sul nascere. Anche problemi di poco conto possono diventare problemi insormontabili. Al limite, se proprio il problema si è ingigantito all'estremo, sarà sempre meglio offrire un buon caffè al proprio compagno di immersioni a titolo goliardico di rimborso del fastidio, che non una pallonata incontrollata alla ricerca della superficie.
La ricerca del benessere e del relax deve essere una nostra priorità SEMPRE. Renderà l'immersione sicura, ma anche molto godibile. Come si ricerca? E' uno stato mentale che possiamo riconoscere e dominare, ma molto lo fa il controllo della respirazione. Ricordate: respirare sempre a fondo e lentamente!

5. CONOSCI IL SITO D'IMMERSIONE

oppure richiedi informazioni su questo. E' buona norma, se non conosci il sito, almeno per le prime immersioni, affidarsi all'esperienza di una guida locale. Questa saprà indicarvi le bellezze del posto da vedere, orientarvi nell'immersione, ma soprattutto fornirvi delle indicazioni preziose riguardo ad eventuali pericoli o precauzioni da prendere prima di immergervi.
Conoscere il sito di immersione è una pratica che fa apprezzare anche di più il sito di immersione e permette, inoltre, di adeguare la propria attrezzatura in base al luogo che andremo a vedere. Il tipico esempio è quello della temperatura dell'acqua e, di riflesso, il tipo di protezione termica che andremo ad indossare... ma alla stregua tante altre considerazioni su torce, bussole, computer, gas e tanto altro!

6. OSSERVA BUONE NORME DI COMPORTAMENTO

...per evitare le bolle. Nulla di più spiacevole è avere una Malattia da Decompressione (MDD). E quindi metti in atto buone pratiche tipo rimanere sempre idratati, che non vuol dire solo bere tanto, ma anche ridurre il consumo di alcol, caffè e limitare l'assunzione di sale e cibi che contengono sale. Favorire invece cibi sani, salutari e ricchi di vitamine e sali minerali come frutta e verdura.
Seguite tutte le regole imparate durante i corsi ed evitare di saltare i controlli pre-immersione perché' sono da "sfigati"! Sono proprio questi i comportamenti responsabili che prevendono problemi in acqua... quindi ben venga "Guarda Come Siamo Bene Organizzati" e "SOSTA" prima di scendere! E se non ricordi il significato è il momento di ripassare un pochino! :P
Immergetevi sempre entro i limiti della vostra esperienza e del vostro addestramento e chiedetevi: Quanto è la velocità di risalita massima? 18m/min! Ed il tempo di fondo per una data profondità? Dove hai conservato le tabelle? Sono raffreddato? Sto assumendo farmaci?
E dopo l'immersione? Per quanto tempo non posso fare apnea oppure prendere un aereo? Vi ricordo che non potete volare per (circa) 24 ore dopo immersioni ripetitive e 12 ore dopo una singola immersione.
Insomma! Mettetevi sempre nelle condizioni di rendere le vostre immersioni sicure.
Se hai dubbi, contatta un istruttore per una sessione di ripasso per tornare in contatto con l'acqua e ripassare le regole apprese in passato... sarà come andare in bici, non lo si dimentica mai! (ma ogni tanto va fatto)

7. VALUTA UN'ASSICURAZIONE

soprattuto se andate in vacanza all'estero, una buona assicurazione può fornire una preziosa assistenza medica nella nefasta eventualità di un incidente e non solo: talvolta sono gli stessi diving che richiedono la conferma di una copertura assicurativa in caso di incidente, con relativa dichiarazione di assunzione delle spese. Le assicurazioni offrono rimborsi sulle spese mediche da affrontare e tante altre agevolazioni (che dipendono dalla copertura) ed in molti casi sono anche estendibili ai familiari. I prezzi sono molto abbordabili e ci sono piani personalizzati in base alle proprie esigenze.

8. IMMERGETEVI SPESSO


...e non lasciate che passino mesi (o talvolta anni) prima di tornare in contatto con l'acqua. Abbiate l'accortezza di ritagliarvi un piccolo spazio per voi nella routine di tutti i giorni per regalarvi il piacere di un'immersione di tanto in tanto. Magari non saranno mete esotiche lontane, ma almeno faremo un po' di pratica per togliere la ruggine, rispolvereremo la nostra attrezzatura per vedere se e' tutto a posto e faremo una nuova esperienza da aggiungere al nostro bagaglio. E saremo sempre pronti per nuove avventure!

Antonio Cigliola
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